sabato 19 febbraio 2011

VI SPIEGO BERLUSCONI…

«Se uno Stato non è etico, può essere governato anche da un Consiglio d’Ammini-strazione.» Il pensiero è di Benito Mussolini, ovvero, «Il più grande statista del mondo,» come sostenne Gianfranco Fini, al quale credo, poiché Fini, come Bruto, “è uomo d’onore.” E quello che governa attualmente l’Italia è proprio una sorta di Consiglio d’amministrazione, con il migliore possibile presidente, un ex imprenditore, che sa fare di conto, esperto di problemi amministrativi e gestionali. Chi altri sennò? Persone che non hanno lavorato una sola ora in vita loro?  Non è necessario fare i nomi…berlusconi
Ma chi è, veramente, Berlusconi, il “sorvegliato speciale” delle Procure d’Italia, contro il quale partiti e sindacati di sinistra hanno organizzato la “spontanea” mobilitazione femminile “se non ora quando?” (con tanti uomini e tanti bambini), preceduta, nelle settimane scorse, da altre manifestazioni di vecchi tromboni e sepolcri imbiancati? Qualche nome?
Intellettuali sciolti e a pacchetti – un tempo definiti “utili idioti” – che firmavano proclami e partecipavano e manifestazioni del Pci, magari senza crederci ma nella convinzione che quella era la via per ottenere prebende, una cattedra universitaria o l’assunzione in Rai.
Lo svizzero Carlo De Benedetti, per esempio, che per un bel gruzzolo di miliardi rifilò alle Poste Italiane computer inservibili (patacche, che finirono inutilizzati nei sotterranei), già mallevadore di Veltroni, quello che diceva di voler andare in Africa, ma “sbaglia” aereo e fa scalo a New York ove compra un appartamento e vi colloca la figliuola…
Oppure Umberto Eco, quello che “se vince Berlusconi espatrio”, ma che è ancora qui, e che recentemente, come è stato denunciato dalla stampa nazionale, nel suo ultimo “mattone” editoriale ha inserito un capitolo copiato integralmente, con qualche infelice rielaborazione, da un libro edito da Solfanelli: “La tragica morte di Ippolito Nievo”.
Oppure Eugenio Scalfari, il “fondatore” di Repubblica, che un giorno rivelò di aver posseduto le chiavi della casa di Berlusconi, col quale ruppe i rapporti per via di contratti pubblicitari televisivi; probabilmente dotato di magici poteri, sostenne Ciriaco De Mita che, oplà, sparì dalla vita politica nazionale. E altri curiosi personaggi, come Dario Fo, già fascista di Salò; attori e attrici delle produzioni Mediast, o uno scrittore come Saviano, lanciato e reso ricco dalla casa editrice di Berlusconi.
Ma torniamo al titolo: “Vi spiego Berlusconi”… Egli è un attore mancato. La sua giovanile aspirazione era il teatro, cui si dedicava con passione alternandolo agli studi universitari; e in alcuni periodi faceva lo chanteursulle navi da crociera, mettendo peraltro a profitto questa sua passione e virtù canora. La passione per il canto e la voglia di esibizione non l’hanno mai abbandonato, e vi ha fatto sempre ricorso, con il partner Apicella, nei momenti di relax, dopo giornate di intenso e stressante lavoro politico, e logoranti aggressioni materiali, giornali-stiche e giudiziarie. Egli ama cantare, raccontare barzellette, in una parola: esibirsi. Davanti a quale pubblico?: Bondi, Letta, Fini, Bossi e Calderoni? Sai che delizia…
Berlusconi, nel suo ambiente privato,  ama esibirsi davanti ad un pubblico giovanile, di belle ragazze, le sole capaci di rendere festose le serate, recate da Lele Mora, che non è un lenone, un “protettore” di prostitute, ma un apprezzato agente teatrale che rappresenta operatori dello spettacolo di ogni età.
Questo è l’uomo Berlusconi, che elargisce denaro a giovani che gli rappresentano le precarie situazioni finanziarie delle loro famiglie, e che, con imprudenza, telefona in questura per soccorrere una sprovveduta ragazza caduta nelle maglie della polizia. Questo è l’uomo Berlusconi, un mancato attore che fa il presidente del consiglio, alla maniera di un presidente di consiglio d’amministrazione, l’unica possibile per questa nostra Italia ridotta allo stremo da precedenti governi di centrosinistra, che hanno “abbattuto” le ideologie trasfor-mando i partiti in “comitati d’affari”. Una sorta di “Italia dei valori” immobiliari… e non solo.
Berlusconi, tanto generoso quanto ingenuo ed imprudente, è rinviato a giudizio per “concussione e induzione alla prostituzione di minorenne”: un’accusa che non sta in piedi, ma è la sola che sono riusciti a “racimolare” con anni ed anni di costose e (a mio avviso) illegali intercettazioni telefoniche, circa duecentomila. Ma la vera ragione per la quale è tenuto dal 1994 sotto tiro dal “rito ambrosiano”, l’aver evitato prendesse il potere in Italia il PCI, cui Tonino Di Pietro e “mani pulite”, avevano spianato la strada distruggendo con una sola botta partito socialista e democrazia cristiana.
E per giunta, con l’assurda pretesa di… riformare la magistratura!
di Marino Solfanelli