sabato 29 agosto 2009

Sberlusconi va alla guerra…

Siamo ormai alla “quarta guerra mondiale”, le sinistre – o democratici, come ora si fanno chiamare – soccombenti in ogni paese europeo, hanno mobilitato le forze mediatiche e le hanno scagliate contro il premier italiano, leader tra i più votati e con i maggiori consensi dell’opinione pubblica.
L’attivismo frenetico di Berlusconi sconvolge gli avversari politici allo sbando: la monnezza napoletana, gli interventi a favore del terremotati di L’Aquila, il successo clamoroso del G8, ed altro ancora, travalica i limiti e si scatena la lotta senza risparmio di colpi…
Le lagnanze della first lady per la visita a casa di una diciottenne che compie gli anni, le festose riunioni private in Sardegna documentate da foto (innocue) scattate in maniera truffaldina, le registrazioni di una “escort” (versione chic di prostituta), ed è subito “guerra”…
Guida la pugna l’ammiraglia La Repubblica che mobilità le sue “penne” più agguerrite: i suoi servizi vengono rilanciati da una caterva di quotidiani “democratici”, di tutto il mondo, e ripresi a sua volta dall’ammiraglia, che rilancia e riprende, riprende e rilancia, un interminabile giuoco che fa gridare al, “complotto”… “si vuole la caduta del governo” per riconsegnare il potere ai… “poteri forti”… Si arruolano per la riversa anche le pubblicazioni cattoliche, Famiglia Cristiana (settimanale da sempre schierato a sinistra) e Avvenire, quotidiano dei Vescovi
Sembra una lotta impari, l’assolto si fa cruenta, gli articoli, sempre gli stessi, vengono rielaborati e rilanciati, ripresi rielaborati e rilanciati…
E Lui?, il Berlusca?... Dicono gli speranzosi che ormai stia per crollare, ci sarà un autunno caldo, caldissimo, che lo brucerà, dicono… E invece, come nella celebre opera Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, “Al fin della licenza, io tocco!”
Si dice che qualcuno li aveva avvertiti: “Badate, stanno frugando tra le vostre corna e i nei vostri armadi…”
Proprio così, al termine della vacanza estiva l’ufficio legale di Berlusconi parte al contrattacco, querela La Repubblica per diffamazione e chiede un risarcimento di un miliardo, promuove azioni giudiziarie per i giornali stranieri, vengono pubblicizzate passate vicende poco edificanti ed immorali dei “moralisti”, rivelati fatti relativi all’editore del gruppo editoriale Espresso Carlo De Benedetti (fattaccio Sme, moglie già amante di Agnelli), al direttore di La Repubblica Ezio Mauro (acquisto in parte in nero di appartamento, conseguente frode al fisco) e del direttore di Avvenire Boffo (condanna per molestie alla moglie dell’amante), si dice che n’è per tutti, anche per le “penne agguerrire”, e sembra si stia per mettere le mani anche su un tesoretto in un paradiso fiscale…
Si dice che quella dell’attesa è stata una strategia. Si era certi che sarebbe stato un crescendo, come un fiume in piena che alla fine, esondando, li avrebbe travolti. Bisognava incassare e pazientare. Un proverbio cinese dice: “Siedi alla sponda di un fiume a aspetta: vedrai passare il cadavere del tuo nemico”…
E’ dunque giunto il momento del contrattacco? Ci sono SBERLE per tutti. E…
“Sberlusconi va alla guerra”…

sabato 15 agosto 2009

“Il ferragosto in carcere”, promosso dal partito radicale

Un vecchio adagio cinese consiglia: “Vai a casa e picchia tua moglie: tu non sai perché, ma lei si”. Mi è venuto in mente durante la “tre giorni ferragostana” pro carcerati, promossa da chi fu mallevadore della “on. Cicciolina”, dell’on. terrorista Giovanni Negri e della presidenza Scalfaro.
Sollecitati dalla intensa promozione radiofonica, numerosi parlamentari, di destra e di sinistra, hanno visitato le carceri e portato sollievo ai poveri reclusi vittime di questo “regime vessatorio forte con i deboli e debole con i forti”. Parafrasando l’adagio cinese, è nato in me il desiderio di un suggerimento alle guardie carcerarie: “Fateli entrare (gli onorevoli visitatori) e sbarrate le porte: voi non sapete perché, ma loro si”.
Lo confesso, sono incorreggibile e in certo modo colpevole: il mio animo non si è intenerito per i disagi dei poveri reclusi ristretti in carceri affollati, vittime del regime vessatorio, ma, ancora peggio, il mio pensiero è volato verso coloro cui va addebitato la responsabilità di tante reclusioni: le donne stuprate ed uccise, le intere famiglie sterminate da automobilisti ebbri e drogati, i giovani morti vittime di spacciatori di droga, i pensionati trucidati e derubati dei sudati risparmi. Essi non hanno problemi di sovraffollamento…
Sarà per questo che nessun parlamentare, di destra o di sinistra, ha avuto il desiderio di visitare le loro famiglie, e portare loro una parola di solidarietà e di conforto.
E’ un mondo allo rovescia, quello in cui viviamo.